Il colore si fa materia liquida, irregolarmente evapora, gocciola e cola mentre ogni segno scorre intorno a vortici di vita che tutto generano e inghiottono, in questa opera si muovono flussi di materia, di colore e di luce che si fanno spazio tra paste dense, vapori, sabbie e colature liquidissime.
Questi sono gli strumenti con cui Mariuccia ci mostra l’inafferrabile complessità della sua esperienza, nelle variazioni cromatiche e materiche abita il divenire dei suoi stati d’animo, e il mutare delle sue prospettive è esposto agli sguardi senza operare censure, così è nella sua vita come in queste strutture grafiche stratificate che procedono per aggiunte, sovrapposizioni e ripensamenti, ricordandoci in questo modo quanto contraddittorie siano le spinte e i ripiegamenti dell’esistere.
Terra e luce è un confronto tra estremi, nel tentativo di stabilire un ordine in cui l’autrice ricerca la sua collocazione, è la testimonianza del “folle tentativo“, senza possibilità di riuscita, di fissare su una tela il fluire della vita per razionalizzarlo.
Così noi che guardiamo lo svolgersi di questa ricerca non possiamo leggere nessun ordine, non possiamo trovare nessuna lezione che del resto lei non vorrebbe insegnare. Qui il nostro sguardo si può concedere l’opportunità di perdersi nella spettacolare prepotenza con cui si manifesta la vita, sua e di tutti noi.
Sopra l’informalità del tratto che segue l’irrazionalità dell’esistere si srotolano frasi che paiono un tentativo di dare, non un ordine che è dichiaratamente irraggiungibile, ma almeno l’idea di una sintesi, sono pensieri istantanei senza
approdo definitivo, mai affermati in modo irrevocabile, perché farlo sarebbe un inganno vano, e così le sue frasi rimangono volutamente sospese tra gli opposti di terra e luce, nella consapevolezza che la materia e la vita in cui si adagiano potrebbero improvvisamente sommergerli.
In effetti guardando anche ad altri quadri di Mariuccia credo che la consapevolezza dell’incerto e travolgente divenire dell’esistenza possa essere un filo di Arianna che ci accompagna attraverso il suo percorso artistico e di vita.
Dario Costantino